STORIA DEL CALCIO A VENTURINA

Sul finire del mese di maggio 1962, davanti al bar Sport, un gruppo di sportivi discuteva, per l’ennesima volta, dello stato miserevole del nostro calcio che, dal 1957, non si giocava più a Venturina con le eccezioni lodevoli ma modeste, di occasionali incontri fra vecchie glorie o le classiche scapoli contro ammogliati. Pepe Francioni e Giovanni Bientinesi ricordavano le gesta dei Baldi, dei Corsi, dei Berrighi, degli Sforzi, accumunati in un solo nome: Casimirro Targetti, fondatore e presidente della società di calcio. Nado Bettini e Fausto Camerini non erano da meno. Il loro ricordo era più recente rifacendosi alla Virtus di Masino Biagi, quella Virtus che aveva lanciato nelle massime serie Costanzo Balleri e Lido Vieri. Un soffuso pessimismo aleggiava sulle loro discussioni. Intorno a noi, si giocava solo a San Vincenzo in un torneo di Lega Giovanile organizzato a Piombino. Ecco, l’unica squadra era proprio quella di Piombino anche se decaduta dalla Serie B alla Quarta Serie. “Ora basta – ci dicemmo ad una sola voce – le squadre di Venturina che ricordiamo tutte le sere, sono, ormai, la nostra storia, il nostro mito. Vogliamo cominciare una nuova storia?” E, ci mettemmo al lavoro. L’ assemblea degli sportivi tenutasi l’ 8 ottobre 1962 approvò lo Statuto: nasce l’ Associazione Sportiva Venturina. Colori sociali: bianco-celesti. Indizione delle elezioni, per la formazione del Consiglio Direttivo, fissate per il giorno 3 novembre 1962. 7 novembre 1962, in casa Ponsini, si riuniscono i consiglieri eletti. Coraldo Cavicchi fu scelto quale presidente, il primo. Pensavamo che il Comitato Regionale Toscano, vista la nostra storia, ci ammettesse al campionato di Seconda Categoria. No! Dovevamo iniziare dalla Terza, la più bassa.

Dal 1962 al 1970

La prima squadra A.S. Venturina. In piedi da sx: P. Topi, Busdraghi, Franceschini, Magnani, Casini e Lazzerini. In basso da sx: Giorgi, Camerini, Beconi, Di Bisceglie, Genovesi e Bartoli

La società non segue questa strada e, per la stagione 1962/63, decide di iscriversi alla Lega Giovanile di Piombino e, in men che non si dica, mette in piedi una formazione composta da giovani locali e della zona. Si gioca sul campo di Campiglia perché, a Venturina, non esisteva più un campo sportivo. L’impegno principale del Consiglio diventa quello di costruirne uno nuovo. La squadra, allenata da Nado Bettini, si comporta bene ottenendo questi risultati: giocate 12 partite per 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. 20 reti fatte e 14 subite. Busdraghi e Lazzerini, con 6 reti, sono i cannonieri. Sesta posizione finale con 13 punti e comportamento apprezzato da tutti. Il 28 ottobre 1962 viene inaugurato il campo sportivo intitolandolo a Valentino Mazzola, l’indimenticabile “10” del grande Torino.

In piedi da sx: Cavicchi, Galliano, Casini, Tavanti, Riparbelli, Padovani, Geri, Menichino e Bartoli. In basso da sx: Lotti, Venturini, Zandomenighi, Lazzerini, Topi e Pruneti.

Questo campionato prevede un girone eliminatorio formato da sei squadre, quattro livornesi e due pisane ed un altro formato solo da squadre pisane. Le prime due di ciascun girone giocheranno fra loro le eliminatorie e la vincente sarà ammessa alla Seconda Categoria. In entrambi i tornei, prende corpo una “feroce” rivalità sportiva con il Vada che ci batte tre volte. Il riassunto complessivo è il seguente: giocate 16 partite per 10 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte, 22 punti, 34 reti fatte e 18 subite. Seconda posizione finale sia nel campionato vero e proprio, sia nelle qualificazioni. La squadra, allenata da Antonio Menichino, viene ammessa al campionato di II Categoria. Cannoniere è Geri con 6 reti mentre Gagliano, con 3 reti, lo è nella fase di qualificazione.

In piedi da sx: Lotti, Biagi, Riparbelli, Martelli, Topi, Venturini, Biagioni, Panicucci, Cavicchi e Pighini. In basso da sx: Braglia, Bartoli, Pellegrini, Lazzerini, E. Braglia, Pianigiani.

Sono 24 partite entusiasmanti che contribuiscono a far rinascere la passione per il calcio e il tifo per la squadra. Finalmente vinciamo un Campionato! Un ricorso del Rosignano assegna la parità fra le due formazioni per cui è necessario uno spareggio giocatosi il 23 maggio 1965, a San Carlo. Una folla di 3.500 tifosi segue la partita che si conclude a nostro favore per due reti ad una. Un tripudio. Dopo appena tre anni eravamo riusciti ad ottenere un risultato che nessun’altra nostra società aveva mai ottenuto: la vittoria! A completare il successo ci viene assegnata anche la Coppa Disciplina, assai difficile da conseguire per chi lotta per il primo posto! La squadra, affidata a Giovan Battista Pighini, ottiene questi risultati: giocate 24 partite per 13 vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte. 50 reti fatte e 23 subite. 35 punti finali. Cannoniere: Emilio Panicucci, con 19 reti.

In piedi da sx: Martelli, Riparbelli, Profeti, Filippi, Lazzerini, Panicucci e Pucci. In basso da sx: Lotti, Nardi, Pruneti, Manzini, Topi e Venturini

La nuova esperienza non è felice. La squadra, formata da giovani ed anziani, non riesce mai ad entrare nel clima del nuovo campionato ed inanella una serie incredibile di sconfitte perdendo gare che sembrano già vinte. Anche questo porta alla sostituzione dell’allenatore: da Pighini si passa a Carlo Pucci di Grosseto. Però, la situazione non cambia. Giocate: 30, per 6 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte. 35 reti fatte e 45 subite. 22 punti finali e quindicesimo posto in classifica. Cannoniere: Emilio Panicucci, con 18 reti. Durante il periodo estivo viene organizzata la Coppa Tre Soldi, a carattere rionale e popolare. Vi partecipano ex giocatori, mancati giocatori e appassionati. Un successo incredibile contraddistingue l’iniziativa e già si pensa ad un impianto di illuminazione per giocare in notturna.

In piedi da sx: Casini, Venturini, Maletta, Profeti e Lazzerini. In basso da sx: Panicucci, Cecchi, Nardi, Guarguaglini, Topi e Pianigiani.

La parola d’ordine è: rivincere per tornare fra le “elette” dei dilettanti. La squadra diventa “squadrone” e vince ovunque vada con tre sole eccezioni. A Guido Ansaldi viene affidato il ruolo di tecnico. L’unica rivale è il Gavorrano, battuta, nel Ritorno, per una rete a zero segnata da Angiolino Venturini, il Kid, indimenticabile atleta ed uomo. Giocate: 30, per 22 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. 67 reti fatte e 14 subite, 49 punti finali e primo posto che permette di ritornare nella Prima Categoria. Cannoniere è Paolo Profeti con 22 reti.

In piedi da sx: Picchi, Volpi, Pieruzzini, Silvestri, Fiorenzani, Profeti, Lessi, Ansaldi, Tedeschi e Cavicchi. In basso da sx: Pianigiani, Venturini, Nardi, Cardinali e Maletta.

Il nuovo impegno viene affrontato con la volontà di rimanere nella Categoria, la più importante fra le Dilettanti. A tal fine, sempre con la guida tecnica di Ansaldi, si forma una squadra degna del campionato. Tutto crea di nuovo entusiasmo e i risultati arrivano fin da subito. Giocate: 30, per 16 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte. 38 reti fatte e 27 subite. Cannoniere è di nuovo Paolo Profeti con 12 reti. I 39 punti finali ci assicurano il terzo posto che permette l’ammissione alla Promozione, un altro passo in avanti nella nostra storia calcistica.

In piedi da sx: Cardinali, Tamburini, Del Sarto, Volpi, Venturini, Agostini, Ansaldi e Bucci. In basso da sx: Topi, Bartoli, Biasci, Gentili, Mazzaccherini e Pianigiani.

La nuova esperienza viene pagata a duro prezzo. La società affida ad Ansaldi un gruppo tecnicamente adeguato al campionato ma fragile fisicamente e il campo dà un risultato inatteso ma spietato: la retrocessione. Giocate: 30, per 4 vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte. 18 reti fatte e 42 subite. Cannonieri: Isolani e Nannini con 5 reti ciascuno. I 18 punti finali ci assegnano il quattordicesimo posto in classifica e la retrocessione. La squadra vince anche la Coppa Toscana sfuggitale l’ anno precedente.

In piedi da sx: Fossi, Biasci, Guarguaglini, Venturini, Bettini, Del Sarto, Volpi, Nardi, Agostini, Prunecchi e Cavicchi. In basso da sx: Socci, Pianigiani, Feri, Petrocchi, Antichi, Cheli e Bartoli.

Ritroviamo il campionato di Prima Categoria che, però, registra un livello tecnico abbastanza inferiore a quelli conosciuti ma è pur sempre un impegno da affrontare con la serietà che ha sempre contraddistinto la società. La guida tecnica è affidata ad un vecchio giocatore, Leto Prunecchi, di Cecina che ha toccato la Serie A. La squadra non ingrana, si vede subito. Allora, si decide di tornare alla sicurezza della esperienza di Guido Ansaldi. Giocate: 26, per 10 vittorie, 5 pareggi e 11 sconfitte. 25 reti fatte e 22 subite. I 25 punti finali ci assegnano l’ottava posizione della classifica. La squadra e la società ottengono una grande soddisfazione con l’assegnazione della Coppa Disciplina: è la seconda volta che accade nella nostra storia.

Totali dei campionati giocati dal 1962 al 1970

Giocate 198 partite per 86 vittorie, 51 pareggi e 61 sconfitte.

287 reti fatte e 205 subite. 223 punti finali.

DECENNIO 1970 – 1980

In alto, da sx: Pardini, Agostini, Del Sarto, Nardi, Rotelli e Petrocchi. In basso, da sx: Feri, Volpi, Scali, Muoio e Pianigiani.

Il nuovo decennio si apre con il ritiro di Coraldo Cavicchi dalla presidenza. E’ Giulio Mariani a ricoprire l’incarico di presidente nel segno della continuità basata sulla stretta osservanza fra il bilancio preventivo e il consuntivo e la ricerca del contatto con gli sportivi per mantenere alta la passione verso il calcio. La squadra è affidata ad Enzo Niccolaini e alterna luci ad ombre. A marzo 1971, Niccolaini viene sostituito da Gino Ieri. Il campionato è vinto dalla Volterrana con la quale otteniamo un pareggio ed una sconfitta. La più clamorosa è quella di Colle Val d’ Elsa: un secco sei a zero! Una soddisfazione giunge dal settore giovanile con la vittoria del trofeo Gaddo Mischi. Si fa, invece, rovente la polemica con la società del Rugby. Si trova un accordo: le partite ufficiali si svolgeranno al Mazzola, gli allenamenti no. Il riassunto del campionato è questo: giocate 26 partite per 8 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte. 18 reti fatte e 32 subite. 23 punti totali per una classifica finale al nono posto. Cannoniere è Feri con 5 reti.

In alto, da sx: Neri, Feri, Lombardi, Cioni, Rotelli, Lenzi, Del Sarto, Scali, Mori, Braglia, Mariani e Fossi. In basso, da sx: Peccianti, Pianigiani, Buccianti, Cecchetti, Battaglioli, Vangelisti, Sicurani e Fiorenzani.

Anche questo è un campionato di transizione che inizia con rosee speranze e che tali rimangono. L’ allenatore è sempre Gino Ieri che si avvale dell’esperienza del “vecchio” Guido Ansaldi, ma non riesce a dare il segno della svolta. Una grossa novità è costituita dalla formazione di una società e di una squadra di calcio al femminile, fra le poche nella Regione. Il campionato è vinto dal Castellina con la quale otteniamo un pareggio ed una sconfitta. Uguale con le squadre che ci precedono in classifica. Nella formazione gioca Alfonso Sicurani ormai al termine di una gloriosa carriera. A lui, dal gennaio 1972, viene affidata la squadra che, alla fine, ottiene questi risultati: giocate 26 partite per 10 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte, 26 reti fatte e 24 subite. 29 punti totali per una classifica finale al quinto posto. Cannoniere è Rotelli con 7 reti.

In alto, da sx: Rotelli, Del Sarto, Cioni, Marelli, Scali, Mori e Sicurani. In basso, da sx: Lombardi, Manetti, Bendinelli, Battaglioli e Mazzola.

Il Consiglio è formato da ben 46 dirigenti, di cui quindici di prima nomina. Termina la presidenza Mariani. Il nuovo presidente è Vitaliano Neri. Viene costituita la Commissione acquisti e vendite che mette a disposizione di Alfonso Sicurani giocatori di valore. Il campionato è vinto dalla Colligiana con la quale otteniamo una vittoria ed una sconfitta. Torna la squadra di Cecina che giunge seconda ed è, di nuovo, scontro fra le due tifoserie. Contro di essa otteniamo una vittoria per due a zero e una sconfitta con lo stesso risultato. Il compendio finale della stagione calcistica è questo: giocate 30 partite per 11 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte, 33 reti fatte e 31 subite. 32 punti totali per una classifica finale al quinto posto. Cannoniere è Bendinelli con 8 reti.

In alto, da sx: Agostini, Rotelli, Cioni, Marelli, Scali e Sicurani. In basso, da sx: Bartalucci, Battaglioli, Cecchetti, Peccianti e Bendinelli.

La squadra non presenta grosse novità e, sempre affidata ad Alfonso Sicurani, alterna i suoi risultati. La più grande soddisfazione proviene dal settore giovanile che, oltre a vincere il torneo locale, partecipa alle finali che si giocano al Ciocco di Castelvecchio Pascoli. La squadra sconfigge Pontebuggianese e Castelnuovese e giocano: Gentili e Mugnaini in porta; in difesa: Lombardi, Giannoni, Malentacchi, Marchetti, Gentili II; attaccanti: Cini, Fossi I e II, Vangelisti, Brogioni, Bianchi e Bocelli. Come si vede, molti di questi esordiranno in prima squadra. L’ annata calcistica si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 12 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte, 32 reti fatte e 30 subite. 31 punti totali per una classifica finale al settimo posto. Cannoniere è Bendinelli con 9 reti.

In alto, da sx: Ricciardi, Rotelli, B. Gentili, Ferrarini, Cioni, Scali, Sicurani e Neri. In basso, da sx: Catani, Peccianti, Mazzola, Battaglioli, R. Montagnani, Malentacchi e Bianchi.

Assistiamo al solito tran-tran degli scorsi campionati, con risultati altalenanti che pongono la squadra al centro della classifica. Il campionato è vinto dalla Cerretese con la quale otteniamo un pareggio ed una sconfitta. Ci viene assegnata, per la terza volta, la Coppa Disciplina. Nel corso dell’anno la cronaca si intrattiene diverse volte sul nuovo campo sportivo, proposto fin dagli anni Sessanta e ancora non realizzato, mentre il suo costo è salito da 80 a 230 milioni di lire. Nel marzo 1975, viene firmato il contratto di trasferimento del giovane Nevio Becherini al Milan che suona come buon riconoscimento all’ ottima conduzione del settore giovanile. Il riassunto finale del campionato è questo: giocate 30 partite per 11 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte, 35 reti fatte e 32 subite. 32 punti totali per una classifica finale al settimo posto. Cannoniere è Bendinelli con sette reti.

In alto, da sx: Caporali, R. Gentili, Malentacchi, Del Sarto, Braccini, Giannoni e Ferrarini. In basso, da sx: Bellucci, Mazzola, Bianchi, Bendinelli, Bagnoli e Mori.

Novità inaspettata: Alfonso Sicurani si dimette da allenatore ma continua a giocare nella squadra che viene affidata, di nuovo, a Gino Ieri il quale non soddisfa le ambizioni della società e, a marzo 1976, viene sostituito da Piero Biagi. Il campionato è vinto dal Fucecchio contro il quale otteniamo una vittoria ed una sconfitta. Il riassunto della stagione calcistica è questo: giocate 30 partite per 14 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte, 43 reti fatte e 40 subite. 35 punti totali per una classifica finale al settimo posto. Cannoniere è Braccini con 11 reti.

In alto, da sx: Biagi, Bartolozzi, Braccini, Gori, Ferrarini, Lombardi e Caporali. In basso, da sx: R. Montagnani, Malentacchi, Mazzola, Simonetti e Scali.

A livello di Comitato Regionale si verifica una rilevante novità: la formazione dei gironi di Promozione. Il presidente Vitaliano Neri, in una intervista dice:”Ci corre l’obbligo di rivolgere alla Lega il nostro plauso e il nostro ringraziamento per la scelta autonoma fatta nella determinazione delle società da passare d’ufficio in Promozione. Ripagheremo questa fiducia sul campo”. Fra le contendenti troviamo il Piombino che otterrà la prima posizione in classifica e due vittorie contro di noi. L’ annata sportiva si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 8 vittorie, 11 pareggi e 11 sconfitte, 43 reti fatte e 41 subite. 27 punti totali per una classifica finale all’ ottavo posto. Cannonieri sono Bellucci e Braccini con 10 reti ciascuno.

In alto, da sx: Neri, Biagi, Bartolozzi, Martellucci, Caporali, Giomi, Braccini, Ferrarini, Lombardi, Falconi, Quattrini e Poli. In basso, da sx: Scali, Gori, Bellucci, Faggiani, R. Montagnani e Battaglioli.

L’ assemblea annuale dei soci approva la proposta circa la trasformazione dell’ Associazione Sportiva in Società a responsabilità limitata con 400 quote del valore di 50.000 lire ciascuna e ciò per garantire il futuro della società sulla quale grave un aumento del deficit ormai pluriennale. Il 1978 è l’anno della ricorrenza dei 50 anni di calcio a Venturina. Al proposito si tiene una intensa giornata celebrativa nella quale vengono premiati vecchi giocatori alcuni dei quali giocarono il primo incontro nel lontano 1928. La squadra giovanile vince la Seconda coppa Bruno Vanni. Il risultato più clamoroso, destinato a rimanere tale nella nostra storia, è l’ 11 a 1 ottenuto contro il Borgo a Buggiano, con cinque reti di Braccini. Il riassunto del campionato è racchiuso in questi dati: giocate 30 partite per 9 vittorie, 13 pareggi e 8 sconfitte, 41 reti fatte e 29 subite. 31 punti totali per una classifica finale al sesto posto. Cannoniere è Braccini con 13 reti.

In alto, da sx: Neri, Fossi, Scali, C. Gentili, Lombardi, Malentacchi, Faggiani, Bonaguidi, Gori, Tanfani, Ansaldi e Poli. In basso, da sx: Pantaleone, Ambrogio, R. Montagnani, Gerli, Ferrarini, Martellucci, Caporali, Quattrini e Falconi.

Vitaliano Neri viene confermato alla presidenza mentre si forma una Giunta Esecutiva per aiutarlo nella conduzione della società. La squadra è affidata a Franco Tanfani coadiuvato da Guido Ansaldi. L’intento è quello di andare sul sicuro e i risultati sono oltremodo favorevoli. Le trenta partite si giocano sul duello con Cecina contro la quale otteniamo una vittoria ed una sconfitta. L’annata è coronata dalla possibile partenza del portiere Felice Cantelli che i giornali danno al Perugia o, addirittura, alla Juventus! Finalmente un campionato che offre molte soddisfazione e che si riassume in: giocate 30 partite per 14 vittorie, 11 pareggi e 5 sconfitte, 36 reti fatte e 24 subite. 39 punti totali per una classifica finale al secondo posto. Cannoniere è Braccini con 11 reti.

In alto, da sx: Scali, Gori, Ferrarini, Stella, Braccini, Fiorini, L. Gentili, Neri e Berrighi. In basso, da sx: Gerli, Quattrini, Martellucci, R. Montagnani, Baronti, F. Montagnani e Tanfani.

La nuova stagione calcistica non conferma i risultati della precedente. Tutto questo lascia l’amaro in bocca alla tifoseria e porta al cambio di allenatore. Nel marzo 1980 si passa da Tanfani a Franco Falconi per le ultime sette partite rimaste da giocare. Il riassunto del campionato dà questo esito: giocate 30 partite per 8 vittorie, 10 pareggi e 12 sconfitte, 33 reti fatte e 45 subite. 26 punti totali per una classifica finale al dodicesimo posto. Cannoniere è Lauro Gentili con 10 reti.

Totali dei campionati disputati dal 1970 al 1980:

giocate 292 partite per 105 vittorie, 95 pareggi e 92 sconfitte,

340 reti fatte e 328 subite. 305 punti finali.

DECENNIO 1980 – 1990

In alto, da sx: Pizzuti, Viacava, Martellucci, Gori, Scali, C. Gentili, Quattrini, Ferrarini, Venturini, L. Gentili e Fossi.. In basso, da sx: Gerli, Sicurani, Fiorini, Becherini, Montagnani, C.Malentacchi, Biadi e Cavallin.

Vitaliano Neri lascia la presidenza dell’ Associazione ed è questa la vera notizia dell’estate. Gli subentra Ermanno Paolicchi, imprenditore nel settore agricolo, animato dalla passione e dall’ottimismo. Egli non fa mistero di contare sull’aiuto dei consiglieri e della tifoseria. Infatti, crea una rete molto fitta di relazioni che si concretizzano in iniziative apprezzate dagli sportivi. La squadra, affidata alle cure di Leonardo Viacava, alterna i risultati. Si piazza al centro classifica, più verso il basso e si salva con fatica. Il campionato è vinto dal Pietrasanta che ci batte entrambe le volte. Contro il Piombino, invece, otteniamo un pareggio ed una sconfitta. Questo è il riassunto dell’annata sportiva: giocate 30 partite per 7 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte, 26 reti fatte e 42 subite. 25 punti totali per una classifica finale al dodicesimo posto. Cannoniere è Becherini con 5 reti.

In alto, da sx: Paolicchi, Pizzuti, L. Gentili, Cappelli, Gerli, A. Malentacchi, Biadi, Salvoni, Cioni, Fossi e Fedeli. In basso, da sx: C. Malentacchi, Bagnoli, Gori, Lozzi, Fiorini, Pantani, Becherini e Quattrini.

Nel corso dell’estate e in piena campagna acquisti, l’allenatore si dimette e, dunque, costringe la società ad una corsa per avere un nuovo mister che è Franco Cioni. Le partite sembrano una fotocopia di quelle dell’anno precedente e il rischio della retrocessione si fa sempre più concreto. Viene allontanato Cioni e si torna a Franco Tanfani che assesta la difesa e riesce a salvarsi. Il campionato è vinto dal Rosignano con il quale vinciamo e perdiamo mentre perdiamo entrambe le volte contro il Piombino in incontri che scaldano le tifoserie. L’annata calcistica si chiude con questi risultati: giocate 30 partite per 7 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte, 18 reti fatte e 25 subite. 25 punti totali per una classifica finale al tredicesimo posto. Cannoniere è Martellucci con 5 reti.

In alto, da sx: Tanfani, Agostini, Mangoni, P.Giannoni, Bagnoli, Gori e Bartalini. In basso, da sx: Sicurani, Martellucci. Marsili, Gerli e Braccini.

Confermato Tanfani, la squadra inizia bene ma finisce peggio. Il fatto è che il campionato è “assai difficile – dice in una intervista il presidente – le trasferte sono costose e pure gli ingaggi dei giocatori….”. Viene proposto al Comitato Regionale la formazione di un terzo girone in modo da ridurre le trasferte e per avere molti derby tali da richiamare un maggior numero di spettatori. La media di quest’ultimi è di trecento e non è poco, davvero. Il campionato è vinto dal Piombino che ci infligge due sconfitte ma si tratta di un autentico squadrone. Questo è il riassunto della stagione calcistica: giocate 32 partite per 9 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte, 37 reti fatte e 39 subite. 30 punti totali per una classifica finale al tredicesimo posto. Cannoniere è Bagnoli con 15 reti.

In alto, da sx: Fossi, Tanfani, Gori, Fagioli, P.Giannoni, Ruggeri, Quattrini e Lenzi. In basso, da sx: Mangoni, Marsili, Gerli, Becherini e Parrini.

Nel corso dell’estate si procede alle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali. Negli ambienti sportivi si parla di un nuovo presidente che sarà Mario Berrighi, un imprenditore edile, sportivo di razza che, in gioventù, ha avuto una carriera ciclistica. I consiglieri sono 48 e, fra loro, si registra il ritorno definito “clamoroso” di Vitaliano Neri che diventa direttore tecnico affiancato da Ermanno Braglia e Nado Bettini. La squadra, però, non abbandona le ultime posizioni, sembra quasi una maledizione. Il campionato è vinto dalla Vaianese contro la quale otteniamo una vittoria ed una sconfitta. Questo il riassunto della stagione sportiva: giocate 30 partite per 7 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte, 28 reti fatte e 38 subite. 26 punti totali per una classifica finale al tredicesimo posto. Cannoniere è Giannoni con 6 reti.

In alto, da sx: Neri, C. Giannoni, Rivecci, Tanfani, Gori, Sicurani, Ruggeri e Lenzi. In basso, da sx: Vallerani, Marsili, Razzauti, Disegni e A. Malentacchi.

Sembra proprio che non ci sia niente da fare anche per questa annata sportiva. Possiamo benissimo usare le stesse parole per descriverla. Ritroviamo il Piombino contro il quale vinciamo e perdiamo. La novità è rappresentata dall’incontro con il Grosseto contro il quale avevamo giocato al tempo della Virtus di Biagi. Inizia così una rivalità sportiva destinata a durare nel tempo. Il campionato è vinto dal Certaldo. Il nostro girone si riassume così: giocate 30 partite per 10 vittorie, 8 pareggi e 12 sconfitte, 30 reti fatte e 39 subite. 28 punti totali per una classifica finale al dodicesimo posto. Cannoniere è Piero Giannoni con 10 reti.

In alto, da sx: Bettini, Valentini, C.Giannoni, Gori, Scotto, Quattrini, A.Malentacchi, Vallerani, Bartalini, Bensi, Venturini e Berrighi. In basso, da sx: Rivecci, Noferi, Disegni, Tanfani, Marsili, Razzauti e P. Giannoni.

La squadra, sempre allenata da Franco Tanfani, ottiene risultati che, finalmente, assicurano il centro classifica. Desta una certa sorpresa il 7-2 inflitto all’Orbetello con gli attaccanti in grande spolvero come dimostrerà la classifica dei cannonieri con ben tre atleti al primo posto. Il campionato è vinto dal Ponsacco mentre si rinnova il duello con il Grosseto con una vittoria per entrambe. L’annata si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 10 vittorie, 11 pareggi e 9 sconfitte, 35 reti fatte e 31 subite. 31 punti totali per una classifica finale all’ ottavo posto. Cannonieri: Disegni, C. Giannoni e Marsili con 6 reti ciascuno.

In alto, da sx: Rossi, Scotto, Quattrini, Marsili, A. Malentacchi, Castriconi, Bartalini, Ceccarelli e Berrighi. Al centro, da sx: Andreoni, Tanfani, L. Bianchi, C. Bianchi, Mori e Rivecci. In basso, da sx: Disegni, Noferi, Cavalli Mascherini e Ontani.

Dopo quasi cinque anni di conduzione tecnica, Franco Tanfani viene sostituito da Luciano Bianchi sul quale si confida molto sia per il suo passato calcistico e sia per l’affiatamento che trova subito con i giocatori. L’andamento delle partite lo dimostra appieno. La squadra naviga sempre nelle prime posizioni ed è una corsa continua contro il Bozzano che vincerà il torneo ma non andrà oltre due pareggi contro di noi. L’altra squadra è il Fucecchio contro la quale si vince e si perde. La formazione è bene impostata e lascia sperare in altre buoni risultati. L’annata si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 14 vittorie, 8 pareggi e 8 sconfitte, 42 reti fatte e 37 subite. 36 punti totali per una classifica finale al terzo posto. Cannoniere è Mori con 10 reti.

In alto, da sx: Bettini, Bianchi, Castriconi, A. Malentacchi, Bartalini, Quattrini, Noferi, Marsili, Bensi, Cantelli, Lenzi e Rossi. In basso, da sx: Rivecci, Baggiani, Cavalli, Mori, Pedani, Disegni, Ontani e Sicurani.

Le speranze suscitate nel campionato precedente si rivelano ben fondate. Intanto, si gioca nel nuovo campo sportivo: il Santa Lucia, dalla chiesetta che sovrasta il campo. Questo è un vero e proprio stadio con tanto di pista per l’atletica leggera, tribuna coperta e gradinata. Si tratta del quarto campo dopo l’Olmone, il Pantalla e il Valentino Mazzola. La squadra sembra avvertire il senso storico della novità ed è un duello accanito contro il Tuttocalzatura che prevarrà per un solo punto. Ritroviamo il Piombino con il quale pareggiamo e vinciamo e il Grosseto che battiamo in entrambe le volte. Un centinaio di tifosi parte alla volta di Ponte a Moriano dove perdiamo un punto, quello che ci avrebbe permesso di raggiungere il primo posto. Questo è il compendio dell’annata sportiva: giocate 30 partite per 16 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte, 40 reti fette e 19 subite. 41 punti totali per una classifica finale al secondo posto. Cannoniere è Disegni con 10 reti.

In alto, da sx: Cantelli, Sicurani, Malentacchi, Noferi e Trentini. In basso, da sx: Disegni, Ontani, Pedani, Cavalli, Frassinetti e Rivecci.

Nel calcio vale il detto: squadra che vince non si tocca. Così, vengono riconfermati il presidente, il direttore sportivo e l’allenatore. Tutti cullano il sogno della vittoria che manca, ormai, da molti anni. La polemica aperta da Vitaliano Neri che porterà alle sue dimissioni, segna un momento negativo che pare ritrasmettersi sulla squadra. Il fatto è che essa trova sul suo cammino il Camaiore (una vittoria ed una sconfitta) e il Grosseto che appare, fin da subito, intenzionato a vincere il girone. Comunque la soddisfazione prevale su tutto ed aumenta grazie al successo dei juniores nel loro torneo. I dati finali sono questi: giocate 34 partite per 14 vittorie, 13 pareggi e 7 sconfitte, 33 reti fatte e 18 subite. 41 punti totali per una classifica finale al terzo posto. Cannoniere è Trentini con 11 reti.

In alto, da sx: Mori, Trentini, Sarzanini, Benini, Pedani e Cantelli. In basso, da sx: Paoletti, Filippi, Campochiari, Cavalli e Martinelli

L’ assemblea annuale è destinata a registrare una novità: Sergio Gori è il nuovo presidente! Egli è fra i fondatori dell’ Associazione, vi ha ricoperto tutte le cariche, la conosce bene e, fin da subito, appare come l’uomo giusto al posto giusto. L’altro dato confortante è l’attivo del bilancio pari a 26 milioni di lire. La squadra è impegnata sul fronte della Coppa Italia per dilettanti dove non riuscirà mai a superare i primi scogli ma, soprattutto, nel campionato. L’ultima novità è rappresentata dall’assunzione a tempo pieno di un direttore sportivo: Loris Rossetti. Il campionato si rivela ostico con il nostro undici che si piazza al centro classifica perdendo entrambi gli incontri con il Certaldo che lo vince; con il Piombino otteniamo un pareggio ed una sconfitta. Il compendio finale è questo: giocate 30 partite per 10 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte, 34 reti fatte e 34 subite. 29 punti totali per una classifica finale all’ ottavo posto. Cannoniere è Trentini con 12 reti.

Totali dei campionati disputati dal 1980 al 1990:

giocate 306 partite per 104 vittorie, 104 pareggi e 98 sconfitte.

23 reti fatte e 322 subite. 312 punti finali.

DECENNIO 1990 – 2000

In alto, da sx: F. Gori, Rossi, Peccianti, Sanguineti, Benini, Bardocci, A. Malentacchi, De Vito, Pistolesi, Trentini, Mori, Vinciarelli e Tanfani. In basso, da sx: Busdraghi, Paoletti, Pedani, Aprili, Giovanneschi e Filippi.

Sono trentun giornate esaltanti. Trenta di campionato, una di spareggio. I tifosi seguono la squadra in casa e fuori e non fanno mai mancare il loro appoggio. Il cambio dell’allenatore, da Bianchi a Tanfani, alimenta qualche sorpresa ma, al solito, sono i risultati che contano. L’avversario di turno è il Perignano contro il quale vinciamo, in casa e perdiamo, fuori. Lo spareggio si gioca il 12 maggio 1991 a Volterra e termina con la nostra vittoria per 4 a 2. La squadra viene ammessa ad una eliminatoria contro la Sangiovannese e il Pietrasanta. I nostri undici sono, ormai, scarichi di tensione e affaticati e, quindi, perdono ma sono, comunque, ammessi al girone unico di Eccellenza. In pratica, ci troviamo fra le grandi dilettanti della Toscana. Il riassunto finale del campionato è questo: giocate 30 partite per 16 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte, 37 reti fatte e 16 subite. 41 punti totali per una classifica finale al PRIMO posto, a pari merito con Perignano. La società è ammessa al campionato di Eccellenza. Cannoniere è Aprili con 10 reti.

In alto, da sx: Francioni, Pedani, Ballerini, Sanguineti, Vinciarelli e Telesio. In basso, da sx: Aprili, Mori, Marsili, Pistolesi, Lischi e Sarzanini.

Nel corso dell’estate, Sergio Gori, rinuncia alla presidenza per motivi di salute. Viene sostituito da Lirio Gentili. I giornali annunciano “Una squadra dal volto nuovo” ma l’allenatore è sempre Tanfani. La novità è rappresentata dalla inclusione nel girone del Livorno retrocesso a causa di problemi societari. Perdiamo entrambe le volte ma, disputare una partita ufficiale nel campo dell’ Ardenza, è pur sempre una grande emozione. In giro si avverte un po’ di delusione dopo il grande entusiasmo dell’annata precedente e sembra di essere tornati agli anni Settanta: sempre a combattere per non retrocedere. Questi sono i risultati del campionato: giocate 34 partite per 8 vittorie, 16 pareggi e 10 sconfitte, 24 reti fatte e 29 subite. 32 punti totali per una classifica finale al dodicesimo posto. Cannoniere è Telesio con 7 reti.

In alto, da sx: Pizzuti, Pazzi, Guerrini, Doni, Sarzanini, Vinciarelli, Telesio, Sanguineti, Guidoni, Meoni, F. Anselmi, De Vito, Gentili, Cerboneschi. In basso, da sx: Busdraghi, E. Bianchi, Lischi, Barbanti, Celli, Filippi e Giovanneschi.

La squadra viene affidata a Lamberto Pazzi, grande esperto dei campionati dilettantistici, che ridà fiducia a tutto l’ambiente. Inizia con una sconfitta ma, nella domenica successiva, compie un’impresa di rilievo: vince per 4 a 3 in casa del Grosseto. Il campionato è vinto dalla Sangiovannese contro la quale perdiamo entrambe le volte. La nostra formazione si rivela la più giovane riuscendo a superare con brillantezza i periodi più negativi destando la piena soddisfazione del mister che dichiara di avere “bravi giocatori e veri uomini”. Gli juniores si aggiudicano la Coppa Ansaldi rafforzando il ricordo del “vecio” che ha sempre seguito, in campo o sugli spalti, le nostre squadre. Il riassunto finale del campionato è questo: giocate 34 partite per 9 vittorie, 16 pareggi e 9 sconfitte, 27 reti fatte e 30 subite. 34 punti totali per una classifica finale all’ottavo posto. Cannoniere è Telesio con 9 reti.

In alto, da sx: C. Gori, Pizzuti, Nencioni, F. Anselmi, Pistolesi, Benini, Busdraghi, Sanguineti, Sarzanini, Peccianti, De Vito e Cerboneschi. In basso, da sx: Verduci, Zenobi, Menichelli, Giovanneschi, Lischi, Marchi e E. Bianchi.

Nel corso dell’estate cambia la presidenza. Gentili viene sostituito da Carlo Gori che, come già avvenuto con Sergio Gori, ha percorso tutti i gradini della dirigenza rivelandosi sempre all’altezza della situazione. Confermato Pazzi alla guida della squadra che si appresta ad affrontare un campionato definito di transizione. Non sarà così, nonostante la vittoria contro la Torrelaghese che vincerà il torneo. A novembre viene presa una decisione “dolorosa”: Pazzi è sostituito dal giovane Piero Giannoni, venturinese doc e già colonna della squadra. Non promette nulla, Giannoni. E fa bene. La squadra retrocede. Una grossa soddisfazione è offerta dalla juniores che vince il titolo toscano proiettandosi alle finali nazionali. La convenzione firmata con il Campiglia per la gestione unitaria delle giovanili viene salutata con entusiasmo. Nel settore, Edo Andreoni, storico dirigente, è sostituito da Franco Iacometti. Il campionato si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 7 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte, 23 reti fette e 33 subite. 22 punti totali per una classifica finale al quindicesimo posto ed è retrocessione. Cannoniere è Lischi con 11 reti.

In alto, da sx: Donati, Cerboneschi, Nencioni, Filippi, Busdraghi, Sanguineti, Sarzanini, Pistolesi, Rossetti, Carpita, Bartoli, C. Gori, Madau e Giannoni. In basso, da sx: Cavallini, Balestracci, Barbanti, L. Serpi, Giovanneschi, Lischi, Ceccherini e Bianchi.

La conferma di Giannoni e l’arrivo di Enzo Madau alla direzione sportiva rassicurano l’ambiente. “Siamo pronti per ripartire” dice il presidente e, fino all’ultimo giorno utile, si pensa ad un ripescaggio nell’ Eccellenza. La riconquisteremo a suon di risultati paragonabili ai primi successi dell’ Associazione negli anni Sessanta. Sul nostro cammino troviamo l’ Argentario, assai ostico che gioca “alla morte” contro di noi la partita di Ritorno. Ciò gli permette di giungere a pari merito con la nostra squadra. Lo spareggio si gioca il 13 maggio 1995, in notturna, a Grosseto. La partita termina con la nostra vittoria per 1 a 0. La società è di nuovo ammessa al campionato di Eccellenza. Il compendio del campionato è racchiuso in questi dati: giocate 30 partite per 18 vittorie, 10 pareggi e 2 sconfitte, 42 reti fatte e 10 subite. 46 punti totali per una classifica finale al PRIMO posto a pari merito con l’Argentario. Cannoniere è Barbanti con 18 reti e autore dell’unica rete dello spareggio.

In alto, da sx: Giannoni, Nencioni, Pistolesi, Sanguineti, Sarzanini, Di Rocca, De Matola, Busdraghi, Telloli, Pecchia, Lenzi, Cerboneschi, Balestracci e Donati. In basso, da sx: Bernardi, Tozzi, Giovanneschi, Bartoli, Barbanti, Lischi, Fantolini, Cappannari e L. Serpi.

Nel giugno viene scelto il nuovo presidente: Maurizio Berrighi, giovane imprenditore edile. Dice:” C’è una grande passione alla base della mia accettazione della presidenza ma è sicuramente un impegno non indifferente in aggiunta a quelli a livello imprenditoriale”. A livello tecnico sono confermati sia Giannoni che Madau mentre viene confermata la piena autonomia operativa al settore giovanile. Proprio da qui giunge il miglior risultato: la vittoria degli Allievi nel loro girone, “una cavalcata trionfale” titolano i giornali. Il campionato maggiore è vinto dal Pietrasanta contro la quale otteniamo due pareggi. La Lega apporta una modifica storica: tre punti a vittoria. Il riassunto del girone è questo: giocate 30 partite per 10 vittorie, 13 pareggi e 7 sconfitte, 27 reti fatte e 22 subite. 43 punti totali per una classifica finale al quinto posto. Cannoniere è Lischi con nove reti.

In alto, da sx: Donati, Sozzi, Cappannari, Cenderelli, Sanguineti, De Matola, Busdraghi, Pistolesi, Giannoni e Cerboneschi. Al centro, da sx: Fiorenzani, Verdiani, Simonti, L. Serpi, Rombolini, Giovanneschi, Tozzi e Battistini. In basso, da sx: Bernardi, Panichi, Ghimenti, Civilini, Telloli e Nencioni.

Nemo propheta in patria, dice un vecchio adagio latino. Piero Giannoni lo sconfigge e vince per la terza volta un campionato! Il nuovo direttore sportivo è Giorgio Agostini considerato “grande esperto nel settore”. La squadra si rivela per quello che è: forte in tutti i reparti, con grande voglia di vincere. Sarà così. L’avvenimento che segna l’annata è il raggiungimento delle MILLE partite disputate in campionati ufficiali dall’ Associazione. Il 5 gennaio 1997 è destinato a rimanere a caratteri cubitali nella nostra storia sportiva. Di fronte alla maggiori cariche comunali sono assegnati riconoscimenti ai presidenti, a Franco Scali per il numero maggiore di presenze e a Emilio Paniucci quale cannoniere dei biancocelesti. Da sottolineare il fatto che entrambi sono venturinesi di nascita e di residenza. Il riassunto del campionato è questo: giocate 30 partite per 16 vittorie, 12 pareggi e 2 sconfitte, 44 reti fatte e 18 subite. 60 punti totali per una classifica finale al PRIMO posto. Cannoniere è Cenderelli con 8 reti.

In alto, da sx: Callai, Casettori, Cappannari, Auxilia, Busdraghi, Panesi, Sanguineti, Pistolesi, Nencioni, Rombolini e Bezzini. In basso, da sx: Serpi, Verdiani Battistini, Crocetti, Madau, Ottanelli, Carso, De Angeli e Galligani.

Il 24 marzo 1997 si svolge una assemblea inattesa. Il presidente, Maurizio Berrighi, annuncia le sue dimissioni e lancia un appello “alla imprenditoria locale” perché aiuti concretamente la società nel difficile compito rappresentato dal Nazionale. Incredibile: dopo Livorno è Venturina la più in alto nel settore calcistico provinciale! Il nuovo presidente è Nado Bettini. Ha giocato nella mitica Virtus, è fra i fondatori della nuova società, sempre stato presente nei Direttivi, uguale per il livello tecnico e primo tifoso della squadra che, ora, presiede. Il problema principale è il bilancio in deficit e Bettini minaccia le dimissioni e, addirittura, la richiesta di essere retrocessi di ben tre categorie! La squadra si è comportata bene come dimostra il riassunto del campionato: giocate 34 partite per 10 vittorie, 12 pareggi e 12 sconfitte, 34 reti fatte e 40 subite. 42 punti totali per una classifica finale al nono posto. Cannoniere è Battistini con 9 reti.

In alto, da sx: Agresti, Sozzi, Cappannari, Pistolesi, Sanguineti, Vivaldi, Fuentes, Cenci, Nencioni, Hudorovich, Biagini, Bucci e Bezzini. Al centro, da sx: Libardo, Alicante, Martelloni, Agostini, Brondi, Cerboneschi, Mattanini, Cantelli, Lenzi, Busdraghi e Ceccanti. In basso, da sx: Battistini, Balleri, Verdiani, Serena Cerboneschi, Bardelloni, De Paolis e Grilli.

Il temuto terremoto non avviene e Bettini afferma:”Non avrei mantenuto la carica se non avessi avuto precise garanzie”. Il nuovo allenatore è Stefano Brondi che si è ben distinto nel settore giovanile del Livorno. La squadra conferma il nono posto nella classifica ottenendo gli elogi da parte dei tifosi e dei tecnici. Qualcosa, però, non funziona a livello dirigenziale, l’insoddisfazione trapela all’esterno e causa le dimissioni di Brondi. Lo stesso Bettini dice:”Rimane purtroppo il rammarico per il modo in cui si è risolto il rapporto con l’allenatore, per molti di noi ancora incomprensibile”. Questo è il compendio dell’annata: giocate 34 partite per 9 vittorie, 13 pareggi e 12 sconfitte, 34 reti fatte e 40 subite. 40 punti totali per una classifica finale al nono posto. Cannonieri sono Pistolesi e Verdiani con 7 reti.

In alto, da sx: Lenzi, Busdraghi, Esposito, Mannocci, Di Rita, Tocchi, Cenci, Checchi, Fiaschi, Cappannari, Chiavaioli e Bezzini. Al centro, da sx: Carso, Niccolai, Cerboneschi, Brondi, Fedeli, Vivaldi, Menichetti e Rossi. In basso, da sx: Agostini, Balleri, Bastianini, Capuozzo, Rummolo, Zauli e Marradi.

L’estate trascorre con due interrogativi: chi sarà il nuovo presidente e chi l’allenatore? Il primo è: Fausto Bianchi, avvocato, ben conosciuto ed apprezzato. Il secondo è Diego Bianchini, volto nuovo del calcio dilettantistico. L’inizio è sconfortante: nove partite con sette sconfitte e due pareggi, due reti fatte e diciannove subite. Negli sportivi torna l’ incubo del 1969 e la retrocessione. Il presidente sorprende tutti: “Ci salveremo!” dice. Intanto viene sostituito l’allenatore e, con sorpresa, torna Stefano Brondi. E’ la sterzata decisiva. La squadra inanella buoni risultati che così si riassumono: giocate 34 partite per 10 vittorie, 12 pareggi e 12 sconfitte, 40 reti fatte e 40 subite. 42 punti totali per una classifica finale al decimo posto. Cannoniere è Menichetti con 10 reti.

Totali dei campionati disputati dal 1990 al 1995, 2 punti a vittoria:

giocate 158 partite per 58 vittorie, 59 pareggi e 41 sconfitte. 153 reti fatte e 118 subite. 175 punti finali.

Totali dei campionati dal 1996 al 2000, 3 punti a vittoria:

giocate 162 partite per 55 vittorie, 62 pareggi e 45 sconfitte. 179 reti fatte e 160 subite. 227 punti finali.

Totali complessivi: giocate 320 partite per 113 vittorie, 121 pareggi e 86 sconfitte. 332 reti fatte e 278 subite. 402 punti finali.

PERIODO 2000 - 2008

In alto, da sx: Giannoni, Bianchi, Pistolesi, Giannini, Di Rita, Vivaldi, Chiavaioli, Romagnoli, Mannocci, Gagliardini, Checchi, Cappannari, Lenzi, Busdraghi, Cerboneschi e Paolicchi. In basso, da sx: Bezzini, Bruschi, Madau, Bigozzi, Marradi, Verdiani, Perrotti, Marchetti, Rossi e Serena Cerboneschi.

Il presidente torna ai “santi vecchi” come suol dirsi e affida la squadra a Piero Giannoni. La formazione alterna i risultati, esprime un gioco piacevole, qualche volta si lascia andare ad errori incredibili ma riesce sempre a riprendersi tanto da guadagnarsi l’attenzione generale e la soddisfazione della tifoseria. Giannoni fa giocare 27 giocatori nelle 34 partite e chiude il campionato che si riassume in questi dati: giocate 34 partite per 10 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte, 31 reti fatte e 40 subite. 40 punti totali per una classifica finale all’ottavo posto. Cannoniere è Di Rita con 12 reti.

In alto, da sx: G. Barlettani, Paolicchi, Bezzini, Puccini, Pastorello, Sacchelli, Liberali, Girardini, De Cesaris, Giannini, Fasano, Gagliardini, Fornasaro, Billi, Sbrizzo, Chiavaioli, Checchi, Cappannari, Pistolesi, Busdraghi, Donati, Fiorenzani, Neri e Barsotti. In basso, da sx: Rossi, Brunetti, Catteddu, Caruso, Gherardini, M. Rossi, Agostini, Gori, Bastianini, Marradi, Gamberi, Di Rita, Desolati e Cerboneschi.

Nel corso dell’estate inizia il lungo periodo della presidenza di Riccardo Donati con al fianco Renato Cerboneschi, ormai stabilmente accompagnatore della squadra e protagonista anche nelle riunioni federali. Però, i risultati stentano a venire e si naviga nelle ultime posizioni. A Vanio Gori viene affidata la rincorsa per la salvezza che diventa certezza, soprattutto, dopo la importante vittoria ottenuta in quel di Rieti salutata come una “bella impresa” e tale è, se si pensa alla forza dei laziali. L’andamento del campionato si riassume in questi dati: giocate 34 partite per 10 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte, 37 reti fatte e 48 subite. 41 punti totali per una classifica finale al tredicesimo posto. Cannoniere è Di Rita con 11 reti.

In alto, da sx: Busdraghi, Pastorello, D. Macchioni, Di Maio, Cappannari, Checchi, Bartali, De Cesaris, Liberali, Fornasari, Caruso, Marangio, Di Franco, Noviello, Bonaldi, Pistolesi e Fiorenzani. In basso, da sx: Avino, Accordino, Gamberi, Semplici, Bastianini, Donati, Olmi, Gori, Cerboneschi, Agostini, Costa, Catteddu, Rossi, A. Gori e M. Geri.

Si gioca, di nuovo, per la salvezza ed ogni punto è buono per conseguire l’obiettivo. Dopo le prime otto giornate la classifica conferma tutto ciò. La nuova regola della serie D oltre ad imporre l’obbligo di schierare al minimo quattro giovani, due sotto i venti anni, uno sotto i diciannove ed uno sotto i diciotto, ha introdotto anche i playoff per il passaggio di categoria e i playout da giocarsi fra quattro squadre per evitare la retrocessione. Riusciamo a superare indenni queste barriere. I giornali titolano: “Il Venturina non smette di stupire; la salvezza premia un gruppo eccezionale”. E’ la sesta salvezza consecutiva e questo dice tutto. Il 12 gennaio 2003, alla presenza delle autorità, si celebrano i 40 anni di vita dell’ Associazione Sportiva con una mostra di fotografie e riconoscimenti vari a dirigenti e giocatori in un clima di fiducia e di entusiasmo per i risultati ottenuti: dalla Terza Categoria alla Serie D nazionale! Il campionato si compendia in questi dati: giocate 34 partite per 10 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte, 34 reti fatte e 41 subite. 41 punti totali per una classifica finale all’undicesimo posto. Cannoniere è Checchi con 14 reti.

In alto, da sx: De Vincenzo, Cappannari, Moscatello, La Bruna, Gurma, Capone, Fanelli, Checchi, Macchioni, Caruso e Agostini. In basso, da sx: Catteddu, Felloni, Tammaselli, Liberali, Bastianini, Barbuti, Rossi, A. Gori, Bettarini, Di Franco e Marangio.

Passata la festa, si torna alla nuda e cruda realtà. Promesse non mantenute, impegni rimandati alimentano la polemica. Si parla di cessione del titolo al Gavorrano, di fusione con il Piombino. Il mercato degli acquisti e vendite registra le partenze di Roberto Pistolesi e di Dario Busdraghi, due colonne della squadra. Il presidente taglia corto e iscrive la squadra al Nazionale. Vanio Gori è confermato ma solo per dieci partite. Poi, la squadra è affidata a Massimo Barbuti e naviga sempre nelle ultime posizioni della classifica tanto che deve giocarsi tutto nello spareggio con l’ Imperia. Dopo il pareggio casalingo, la partita decisiva si gioca ad Imperia in un clima infuocato. Ai tifosi locali si aggiunge un gruppo di francesi che compiono atti vandalici, addirittura! Vinciamo per tre a due ed è un risultato inatteso che galvanizza l’ambiente. Il campionato si riassume in questi dati: giocate 34 partite per10 vittorie, 9 pareggi e 15 sconfitte, 47 reti fatte e 56 subite. 39 punti totali per una classifica finale al sedicesimo posto. Cannoniere è Checchi con 18 reti.

In alto, da sx: Calò, Cappannari, Capone, Gurma, Di Fraia, Maffei, Liberali, Berrighi, Milianti, Persico, Della Rosa, Balleri, nc. In basso, da sx: Nocenti, nc, Galbiati, Coralli, Renzi, De Zio, Pieroni, Mencarelli, Felloni, Marangio e Magnanimo.

Il 7 luglio 2004 avviene l’incontro che deciderà le sorti dell’annata e della società. Un gruppo imprenditoriale piemontese tratta la sua entrata nel Consiglio dell’ Associazione. Termina così la solita tiritera estiva sul destino calcistico di Venturina. Addirittura viene ventilata la possibilità di vendere il titolo sportivo all’ Imperia che abbiamo battuto negli spareggi di qualche mese prima! Donati è affiancato nella presidenza da Cerboneschi mentre Mauro Poli diventa l’accompagnatore ufficiale della squadra. Confermati Massimo Geri alla segreteria e Valerio Olmi alla direzione sportiva. Il nuovo allenatore è Alberto Merlo che resterà sulla panchina per quattro partite e nessuna vittoria. Viene richiamato Piero Giannoni e, per le restanti undici partite, Riccardo Caprai. La squadra si salva per il rotto della cuffia ottenendo questi risultati: giocate 38 partite per 11 vittorie, 13 pareggi e 14 sconfitte, 38 reti fatte e 49 subite. 46 punti totali per una classifica finale al quattordicesimo posto. Gurma è il cannoniere con 15 reti.

Da sx: Macchioni, Magnanimo, Parisi, Santini, Milianti, Villagatti, Nohman, Corucci, Balleri, Pugliese e Lombardi.

L’annata sportiva si rivela deludente sotto ogni aspetto. Dopo nove anni ricchi di risultati prestigiosi seppur sofferti, i biancocelesti tornano nell’ Eccellenza che, di per sé, non sarebbe niente di anormale se fosse affrontata con un disegno preciso. Cerboneschi, accusa direttamente alcuni giocatori, ribadisce la totale assenza della imprenditoria locale a sostenere la società e lascia “dopo 15 anni di intensa attività”. All’inizio si continua con Riccardo Caprai che rimane per 25 partite. Viene chiamato Archimede Graziani ma non ottiene quanto sperato e, quindi, viene richiamato Caprai per le ultime quattro partite. La retrocessione è certa. Questo è il riassunto del campionato: giocate 34 partite per 9 vittorie, 7 pareggi e 18 sconfitte, 37 reti fatte e 53 subite. 34 punti totali per una classifica finale al diciassettesimo posto. Nohman è il cannoniere con 13 reti.

In piedi, da sx: Beltramme, Felloni, Tempini, Giannini, Coralli, Nocenti, J.Marchi, Mida, Toracca, Cammellini, Scotto, Grilli e Busdraghi. Seduti, da sx: Creatini, José Pereira, A. Gori, Pellegrini, Fedeli, Picchi, Rossi, Juan Pereira, Giani, Marsili e Calcagno.

Accantonato ogni possibile ripescaggio, si riparte per la nuova avventura sotto il segno della novità. La prima: Simone Poli, giovane imprenditore edile, diventa presidente. Nuovi anche i vicepresidenti; la segreteria si allarga a Serena Cerboneschi; Vanio Gori diventa direttore sportivo. L’allenatore è Marco Fedeli. La speranza di un “Campionato sereno” dura poco. Le sconfitte si susseguono implacabili e segnano il cammino della squadra sempre nelle ultime posizioni. Dopo ventitre partite ci si affida a Vanio Gori, ma è troppo tardi. Rimane lo spareggio con il Montemurlo che perdiamo entrambe le volte. Siamo di nuovo alla retrocessione, la seconda di fila. Il campionato si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 5 vittorie, 14 pareggi e 11 sconfitte, 30 reti fatte e 39 subite. 29 punti totali per una classifica finale al quattordicesimo posto. Tempini è il cannoniere con 8 reti.

In piedi, da sx: Perri, Morra, Soli, Sireno, Tonarelli, Nocenti, Rossi, Vita, Benedetti, Lenzi, Fiorenzani e Bezzini. Seduti, da sx: Montini, A. Gori, Bartolozzi, Viviani, Marradi, Pellegrini, Giannoni, Picchi, Calcagno, Madau, Cappannari, Tesi e Savino.

L’estate è ricca di colpi di scena. Inizia l’operazione “salvataggio” ma, in giro, al di là della buona volontà, non si vede altro. Dopo le improvvise dimissioni del presidente seguono quelle dell’intero Consiglio. Tutti dichiarano di essere disposti a rimanere ma vogliono garanzie che, a parole, vengo assicurate. Il nuovo mister è Piero Giannoni che, insieme, a Vanio Gori, direttore sportivo, in soli venti giorni riescono a formare una squadra. Lo spauracchio della retrocessione incombe per tutto il campionato La squadra si salva in anticipo, addirittura! Ma, dietro l’angolo, si profila un pericolo più grosso che si concretizza nel corso dell’estate: la dichiarazione di fallimento e la chiusura di ogni attività dell’ Associazione Sportiva Venturina. Il campionato si riassume in questi dati: giocate 30 partite per 11 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte, 39 reti fatte e 45 subite. 40 punti totali per una classifica finale al decimo posto. Madau e Mazzei sono i cannonieri con 10 reti ciascuno.

Totali dei campionati disputati dal 2000 al 2008:

giocate 268 partite per 76 vittorie, 82 pareggi e 110 sconfitte.

293 reti fatte e 371 subite. 310 punti finali.

Totali dei 46 campionati disputati:

giocate 1.384 partite per 484 vittorie, 453 pareggi e 447 sconfitte. 1575 reti fatte e 1504 subite. 1.552 punti finali.

I 26 allenatori che hanno guidato la squadra dal 1962 al 2008 sono:

Guido Ansaldi. Massimo Barbuti, Nado Bettini, Piero Biagi, Diego Bianchini, Luciano Bianchi e Stefano Brondi. Riccardo Caprai e Franco Cioni. Franco Falconi e Marco Fedeli. Piero Giannoni, Vanio Gori e Archimede Graziani. Gino Ieri. Antonio Menichino e Alberto Merlo. Enzo Niccolaini. Lamberto Pazzi, G.Battista Pighini, Leto Prunecchi e Carlo Pucci. Alfonso Sicurani. Graziano Taccola, Franco Tanfani. Leonardo Viacava.

I PRESIDENTI

Coraldo Cavicchi 1962 – 1970
Giulio Mariani 1970 – 1972
Vitaliano Neri 1972 – 1980
Ermanno Paolicchi 1980 – 1983
Mario Berrighi 1983 – 1989
Sergio Gori 1989 – 1991
Lirio Gentili 1991 – 1993
Carlo Gori 1993 – 1995
Maurizio Berrighi 1995 – 1997
Nado Bettini 1997 – 1999
Fausto Bianchi 1999 – 2001
Riccardo Donati 2001 – 2004
Renato Cerboneschi 2004 – 2006
Simone Poli 2006 – 2008